Il mare

Lasciatevi avvolgere dal turchese brillante che caratterizza le acque di questa meravigliosa Perla degli Dei.

Rimarrete estasiati davanti al contrasto di colori che ci hanno fatto irrimediabilmente, profondamente, instancabilmente innamorare di Tropea. Lingue di sabbia dorata, interrotte dalle rocce frastagliate, fanno poi da cornice ad un quadro già perfetto, come fossero spine emerse dal mare per tenerla lontana dai nemici.

Dalla barca la costa degli Dei è ancora più maestosa e degna del nome che gli è stato affibbiato: le case dai muri gialli e rosa pallido, scrostati dal tempo, sono incastonate nella roccia con qualche spruzzata di verde.

Fatiscente e romantica, accaldata si specchia nel mare turchino e si lasca fotografare in tutta la sua spontaneità, senza ritocchi. Si naviga verso la spiaggia del sapone, si intravede la grotta bianca chiamata anche grotta dello scheletro perché "quando ci si immerge, anche se si è molto abbronzati, il corpo diventa bianco".

Si passa davanti allo scoglio gabbaturchi - chiamato così perché era un inganno per i saraceni che rimanevano incagliati negli scogli - per poi raggiungere la baia di Riaci ed il famigerato Paradiso del sub: una delle spiagge più belle, dove fare il bagno a largo fra i pesci è come nuotare in un acquario.

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